Seo WordPress: 21 modi per ottimizzare il tuo sito WP e diventare primo su Google

Vuoi migliorare SEO WordPress sul tuo sito web ma non hai idea da dove iniziare? La SEO si è evoluta molto nel corso del tempo ed è sempre più complesso fare un buon lavoro per poter migliorare il posizionamento complessivo di un sito web.

Tuttavia, ci sono delle best practice e delle iniziative che possono essere applicate fin da subito per poter garantire una ottimizzazione SEO WordPress che sia efficace nel corso del tempo.

Infatti, devi sapere che la SEO non avrà efficacia fin da subito ma dovrai aspettare qualche mese prima di vedere i risultati del tuo lavoro. Se vuoi ottimizzare il tuo sito web, continua a leggere questa guida e scopri i 21 aspetti SEO che ti aiuteranno a raggiungere le prime posizioni su Google.

 

Ottimizzazione SEO di un sito WordPress

Fare SEO su WordPress non è sicuramente un gioco da ragazzi. Nella guida che stai per leggere, ci sono numerose implementazioni che puoi applicare fin da subito e che ti consentiranno di raggiungere degli ottimi risultati nel tempo.

Vogliamo avvisarti fin da subito. Si tratta di una guida lunga e ricca di contenuti. Pertanto, prenditi il tuo tempo per leggerla, salvati la pagina tra i preferiti e inizia ad applicare passo dopo passo tutte le migliorie che ti spiegheremo.

In questa sezione, ad esempio, troverai tutte le ottimizzazioni in merito al tuo sito web nel complesso. Vediamo brevemente di che si tratta.

 

1. Scegli un tema WordPress seo-friendly

Il primo passo da compiere per la tua ottimizzazione SEO WordPress è quello di scegliere un tema che sia WordPress SEO-friendly. Online troverai decine e decine di template che ti consentiranno di avere un sito web che si adatta ai canoni tradizionali della SEO e che contempli numerose caratteristiche coerenti con questo approccio, come ad esempio il fatto che sia adattato ai dispositivi mobile.

In particolare, ricordati che è davvero importante scegliere un tema che sia veloce. Infatti, la velocità di caricamento è senza dubbio uno degli aspetti più tenuti in considerazione dai motori di ricerca come Google.

Per capire quali sono i temi più SEO-friendly, ti basterà semplicemente fare una breve ricerca su Google o leggere la nostra guida dei migliori temi wordpress

 

2. Usa le Categorie e tag

Per impostare correttamente un sito web lato SEO è importante considerare altri due aspetti di fondamentale: le categorie e i tag.

Le categorie consentono all’utente di navigare bene nel sito web e mandano a Google un segnale importante: il sito è organizzato in sezioni che sono facilmente usabili e fruibili. Ciò sarà ottimo anche per il crawler che Google manda per indicizzare il tuo sito web.

Anche i tag sono molto importanti lato utente. Considera i tag come degli elementi che racchiudono un insieme di contenuti che condividono degli argomenti specifici. Anche in questo caso, aiuteranno l’utente a orientarsi nel tuo sito web consentendo di passare da un contenuto all’altro con maggiore facilità.

 

3. Scegli url e permalink

Anche gli URL e i permalink sono importanti in una strategia di ottimizzazione WordPress. Nella maggior parte dei casi, la struttura migliore che bisogna adottare per i permalink è quella che prevede il nome del articolo nell’URL. Il nostro consiglio è di lasciar perdere le strutture di url che prevedono numeri, date, mesi…

Modificare queste impostazioni è molto facile e basterà visitare la sezione Impostazioni e poi Permalink della zona admin di WordPress. Qui troverai le diverse strutture che puoi utilizzare.

Le più utilizzate sono le ultime due: Nome articolo e struttura personalizzata.

La struttura personalizzata è utilizzata soprattutto nei siti aziendali nei casi in cui si vuole distinguere i post del blog dalle pagine di prodotti o servizi.

Per esempio se nel campo di struttura personalizzata inseriamo soldisulweb.com/notizie/%postname%/ sappiamo che le url di tutti gli articoli del nostro blog avranno la parola notizie prima del nome del post. Mentre le pagine dove si offrono i servizi avranno la seguente struttura di url: soldisulweb.com/%nomepaginadelservizio%/

Il concetto dei permalink è strettamente collegato a quello degli URL. È importante che il tuo sito web presenti degli URL “puliti” che aiutino il tuo sito web ad indicizzarsi meglio sul motore di ricerca.

 

4. Genera la sitemap

Infine, l’ultimo dei passaggi per ottimizzare SEO WordPress è quello di creare la sitemap del tuo sito web. La sitemap non è altro che l’elenco di tutti i link che sono presenti sul tuo sito web e che è presentata come una sorta di testo txt.

Generare la sitemap è un processo molto semplice, soprattutto se ci rivolgiamo ad alcuni dei plugin “must have” su un sito web. Stiamo parlando ovviamente del plugin Yoast SEO che andrà a generare la sitemap in maniera automatica una volta che sarà installato.

Sebbene la sitemap non abbia molta rilevanza agli occhi dell’utente che visita il tuo sito web, assume un’importanza non di poco conto per Google. Infatti, la sua presenza aiuterà il crawler a capire quali sono le pagine che dovranno essere indicizzate sul tuo sito web.

 

SEO WordPress per pagine e articoli del sito

Adesso che abbiamo terminato di parlare della SEO per WordPress per il tuo sito web, è bene spostare il focus delle azioni da intraprendere su pagine e articoli presenti. In particolare, in questa sezione ci concentreremo su aspetti come la modifica dello slug, la scrittura SEO oriented, l’utilizzo di parole chiave e tutta una serie di implementazioni che faranno salire le tue pagine in cima alla SERP di Google.

Anche in questo caso, il nostro consiglio è di appuntarti tutti i passaggi da fare in maniera tale da “digerire” meglio le informazioni che stai per leggere. Sei pronto a far arrivare i tuoi contenuti all’apice?

 

5. Modifica lo slug dell’articolo

La prima cosa da fare quando realizzi una pagina oppure scrivi un articolo è quello di trovare la keyword su cui costruirai l’intero contenuto. In particolare, una volta che avrai identificato la parola chiave del tuo articolo, una buona pratica è quella di aggiungerla allo slug del tuo articolo.

Lo slug non è altro che un elemento presente nell’URL che si andrà creare e che sarà riferimento unicamente alla pagina oppure al contenuto che stai per pubblicare sul tuo sito web. Questo processo non è assolutamente fine a se stesso.

Oltre ad avere un certo tipo di ordine e un URL pulito, ti consentirà di avere delle migliori prestazioni SEO.

Per esempio per questo articolo lo slug è “/seo-wordpress/ essendo la url completa soldisulweb.com/seo-wordpress/

C’è chi preferisce inserire nello slug solo la keyword e chi il titolo del post (che ovviamente include la keyword).

 

6. Scrivi in ottica seo

La nostra guida SEO WordPress prosegue parlando di uno degli aspetti più importanti della Search Engine Optimization: la scrittura SEO, chiamata anche SEO copywriting.

Scrivere in ottica SEO non significa solamente aggiungere quante più parole chiave al tuo testo. Il tuo obiettivo non deve essere solamente quello di scrivere per i motori di ricerca, ma i contenuti che pubblichi sul tuo sito devono garantire una risposta esaustiva alle domande degli utenti.

Quindi, oltre a realizzare una necessaria keyword research, pensa anche a quale tipo di risposta l’utente vuole trovarsi davanti una volta che atterrerà sulla tua pagina.

Una volta che arriverà sul tuo sito web, il tuo obiettivo deve essere quello di soddisfare la sua sete di conoscenza garantendogli tutte le informazioni coerenti con il topic che stai trattando.

 

7. Includi una densità giusta di keywords

Come detto, una volta che avrai individuato la keyword principale su cui sviluppare il testo, non dovrai spammarla all’interno del contenuto nella speranza che ciò possa aiutarti a raggiungere la prima posizione di Google.

Infatti, è necessario includere una densità giusta di keyword; gli esperti parlano di 1-2% sul totale. In realtà, non esiste una “quantità” corretta di parole chiave ma il nostro consiglio è quello di utilizzare variazioni della keyword principale, sinonimi oppure long tail in modo da non ripetere sempre la stesse parole.

Queste devono essere inserite in posizioni rilevanti come all’inizio dei paragrafi, nella conclusione, nei titoli e sottotitoli. In ogni caso, anche questa volta ci sarà un plugin come Yoast SEO che ti aiuterà a capire dov’è meglio utilizzare le parole chiave che hai trovato all’interno del tuo testo.

 

8. Dividi i testi con i header h1,h2,h3

Coerentemente a quanto stiamo proponendo in questa guida SEO WordPress, è importante che il testo sia diviso con header, ovvero titoli e sottotitoli. Ciò ha una duplice funzione.

Da un lato consente di comunicare all’utente gli argomenti che tratteremo nella sezione che sta per leggere. Dall’altro, andremo a garantire delle migliori prestazioni SEO al contenuto pubblicato andando ad intercettare i diversi intenti di ricerca dell’utente.

Generalmente, i titoli e i sottotitoli (indicati su WordPress come H1, H2, H3, etc.), vengono scritti utilizzando le keyword correlate oppure le parole chiave principali che hai trovato quando stai per realizzare il contenuto. Sono un ottimo modo per indicare anche gli argomenti correlati a quello principale che saranno trattati nel testo.

 

9. Ottimizza il meta title e la description

Meta title e description sono due elementi di grande importanza, ma di rilevanza ben diversa.

Il meta title non è altro che il titolo della tua pagina o del tuo contenuto che appare in SERP. Le serp sono i risultati che ti appaiono dopo che fai una ricerca su Google.

Proprio per questo motivo è sicuramente uno degli elementi più importanti a livello SEO.

Infatti, nel meta title dovrà essere inserita almeno la parole chiave principale per la quale vuoi posizionarti su Google. In ogni caso, è importante ricordare che il meta title può essere diverso rispetto al titolo del post o della pagina.

Ovviamente, il meta title non dovrà essere solamente una riga di keyword messe una dietro l’altra. Invece, dovrà essere strutturato in una frase di senso compiuto e che abbia le caratteristiche per spingere gli utenti a fare click su quel link.

Ad esempio, il meta title per questo articolo potrebbe essere:

“SEO WordPress:  raggiungi i primi risultati con il tuo sito”

La meta description, invece, non ha molta rilevanza ai fini SEO ma consente di utilizzare del testo in più per portare l’utente a fare click e a fruire del contenuto. In ogni caso, anche qui è buona pratica inserire la keyword principale.

Per aggiungere meta title e meta description, puoi utilizzare Yoast SEO. Non dovrai far altro che andare nella parte inferiore della pagina WordPress e visitare la sezione “titolo SEO” e “Meta descrizione”. Qui potrai inserire i testi che hai deciso di utilizzare. Yoast SEO ti dirà anche se il testo che hai utilizzato è della giusta lunghezza aiutandoti con una barra verde oppure rossa.

 

10. Collega le diverse pagine e articoli fra di loro

Un altro aspetto che consente di ottimizzare un articolo SEO è quello di collegare articoli e pagine tra di loro. Ovviamente, questo processo deve essere fatto con un certo tipo di criterio.

Ad esempio, se nel contenuto viene citato un argomento correlato all’argomento principale, potrebbe essere una buona idea linkare la keyword corrispondere al topic ad un articolo attinente realizzato. Se l’articolo non fosse stato creato, questo sarebbe un buon motivo per farlo!

In questo articolo infatti troverai dei link che ti porteranno ad altri post per approfondire su altri argomenti come Parole chiave, migliori temi WordPress, SEO Copywriting

Collegare gli articoli tra di loro è importante perché in questa maniera si “scambiano” autorevolezza e diventano più rilevante agli occhi del motore di ricerca. Inoltre, darai informazioni importanti agli utenti riducendo la frequenza di rimbalzo e consentendo all’utente stesso di scoprire visitare al meglio il tuo sito web.

Esiste una funzionalità di Yoast SEO Premium, la versione a pagamento di Yoast che ti fa una serie di proposte di link interni correlati per ogni post in modo che tu non debba perdere tempo a cercare articoli correlati scritti in passato.

 

11. Inserisci immagini attraenti nei post

Le immagini sono un altro degli elementi che assume rilevanza sia dal punto di vista degli utenti che della SEO. In particolare, le immagini consentono di rendere più “leggero” il testo da leggere offrendo delle interruzioni gradevoli agli utenti.

Dall’altra parte, immagini coerenti con il testo e che offrono delle informazioni in più, sono anche importanti ai fini dell’indicizzazione dell’articolo. Infatti, queste immagini possono apparire anche nella sezione “Immagini” di Google e consentirti di ricevere traffico organico anche dalle persone che la utilizzano.

In ogni caso, utilizza delle immagini attraenti oppure prediligi la scelta di infografiche che consentano di accedere al contenuto testuale in maniera semplificata.

Se sei in cerca d’immagini di qualità, scopri in questo articolo come ottenerle.

 

 12. Ottimizza l’alt text delle immagini

Le immagini devono essere ottimizzate tenendo in considerazione il cosiddetto alt text. Questo elemento è un fattore che viene utilizzato da Google per “mostrare” le immagini anche alle persone non vedenti.

Non si tratta altro che di una descrizione in poche parole dell’immagine caricata in una pagina oppure in un articolo.

Aggiungere l’alt text è rilevante ai fini dell’ottimizzazione SEO WordPress. Infatti, questo elemento consente di indicizzare al meglio i contenuti grafici nella tua pagina e proporli nella sezione “Immagini” di Google. Spesso, nell’alt text viene inserita la keyword principale oppure effettivamente ciò che descrive l’immagine caricata.

 

13. Evita la cannibalizzazione di parole chiave

In ultima analisi, per ottimizzare alla perfezione una pagina oppure un articolo SEO, è importante evitare la cosiddetta “cannibalizzazione di parole chiave”. Che intendiamo con questo? Quando si scrive un contenuto, qualsiasi esso sia, questo deve essere concentrato su una sola keyword. Ovviamente, alla parola chiave è necessario accostare tutte le keyword correlate, o almeno le più importanti.

Quindi, non ci devono essere due o più contenuti che si concentrano sulla stessa parola chiave o una parola chiave quasi uguale. Se ci fosse una situazione di questo tipo, probabilmente nessuno dei due contenuti si indicizzerebbe oppure uno rischierebbe di “mangiarsi” l’altro.

Insomma, l’obiettivo deve essere di realizzare contenuti che abbiano delle parole chiave principali diverse.

Per esempio se oltre a questo articolo che ha come titolo “SEO wordpress: Guida per ottimizzare il tuo sito wp” creassimo un altro intitolato “Posizionamento SEO per tuo sito WordPress”, probabilmente solo uno dei due articoli apparirebbe nei risultati di Google per la ricerca “SEO wordpress”.

 

 

Velocità del sito: migliora le core web vitals

Dopo aver ottimizzato la struttura del sito web e le singole pagine e contenuti, il prossimo passo è quello di migliorare uno dei fattori che più di tutti incidono sulle prestazioni SEO del tuo sito web: la velocità.

Come si migliora la velocità? Quali sono gli elementi da considerare affinché il sito web sia più veloce? Avere un sito veloce significa evitare di perdere traffico e far sì che gli utenti atterrino subito sulla pagina su cui hanno cliccato.

In primo luogo, puoi utilizzare Google Page Insights per capire qual è la velocità del tuo sito web e scoprire anche quali sono i fattori che possono essere ottimizzati.

In primo luogo, puoi utilizzare Google Page Insights per capire qual è la velocità del tuo sito web e scoprire anche quali sono i fattori che possono essere ottimizzati.

Prima di passare oltre, è importante spiegare cosa sono e quali sono le core web vitals. Per core web vitals si intendono una serie di parametri che influenzano il sito relativi alla sua velocità, alla sua stabilità e al tempo di risposta. Sono schematizzate qui di seguito:

  • LCP (Largest Contentful Paint): misura la velocità di caricamento del sito percepita dall’utente. Si basa sul tempo di caricamento dell’elemento più grande dello schermo.
  • FID (First Input Delay): il tempo necessario prima che l’utente possa fare un’azione sul sito web. Google consiglia che sia inferiore a 100 millisecondi.
  • CLS (Cumulative Layout Shift): misurazione della stabilità visiva del layout del sito.

Nelle prossime righe scoprirai tutti i fattori che ti aiuteranno ad avere un sito web veloce. Seguili, per migliorare fin da subito le performance di velocità.

 

14. Usa un servizio di hosting professionale

Il primo passo per migliorare la velocità del tuo sito web è quello di affidarsi ad un servizio di hosting professionale. Spesso e volentieri, quando si apre un sito web, ci si affida ad hosting condivisi di bassa qualità.

Ciò implica che su uno stesso server ci possono essere più siti web e questo incide molto sulle prestazioni di velocità del tuo sito web.

Un hosting professionale come Siteground garantisce incredibili performance di velocità anche nel caso in cui si scelga l’opzione di hosting condiviso. Puoi partire da un abbonamento mensile con qualche euro e iniziare ad avere una serie di benefici come il dominio gratuito, fino 10 GB di spazio web, backup giornaliero e SSL gratuito.

Insomma, tutto il necessario per iniziare in sicurezza e con il piede giusto.

 

15. Usa un tema veloce

Lo abbiamo già anticipato all’inizio di questa guida, scegliere un tema veloce è un fattore da non sottovalutare quando parliamo delle prestazioni del tuo sito web.

Quindi, dopo aver individuato l’hosting professionale giusto, il passo successivo è installare un tema performante. Quale scegliere tra le migliaia di opzioni a tua disposizione.

Semplificando, abbiamo voluto scegliere un tema che è apprezzata da decine di migliaia di utenti: Generatepress. Questo tema è probabilmente uno dei migliori che troverai per WordPress con oltre 2 milioni di download all’attivo.

Il tema è leggero e veloce e restituisce dei risultati eccezionali quando viene passato al vaglio di Page Speed Insight di Google. Questi sono i risultati ottenuti su Lightspeed con un sito creato usando Generatepress.

Inoltre, è un tema molto semplice da usare ed è perfetto anche quando viene utilizzato su dispositivi mobili come smartphone e tablet.

Se sei agli inizi e non hai molta dimestichezza con un CMS come WordPress, scegliere Generatepress è una delle decisioni migliori che potrai fare.

 

16. Comprimi le immagini

In questa guida SEO WordPress ti abbiamo consigliato come l’utilizzo di immagini e foto sia di fondamentale importanza per garantire, da un lato, un’ottima esperienza di lettura all’utente e consentire una migliore indicizzazione SEO del tuo contenuto.

Tuttavia, è davvero importante che le foto siano compresse per evitare di appesantire troppo la pagina e renderla lenta. Infatti, il nostro consiglio è quello di evitare di utilizzare immagini di 1 MB e oltre, perché rischierebbero davvero di vanificare tutti gli sforzi fino ad adesso implementati.

Pertanto, un tool online perfetto per comprimere le immagini in pochi minuti è Tiny PNG. Utilizzarlo è molto semplice. Non dovrai far altro che aggiungere il plugin su WordPress, installarlo e utilizzarlo per poter comprimere in pochissimo tempo la tua immagine da caricare sul sito.

 

17. Evita di aggiungere troppe immagini e video

In questo caso, vale più o meno lo stesso principio precedentemente citato. Se non è una buona idea caricare immagini di grandi dimensioni, non lo è nella stessa maniera caricare troppe immagini oppure troppi video.

Anche qui la spiegazione è molto semplice: il sito potrebbe essere molto rallentato nel dover caricare tutti i contenuti grafici e video. La lentezza è dietro l’angolo.

Quindi, scegli bene le immagini che dovrai caricare sul tuo articolo e prediligi di inserire al massimo un video. In questa maniera, il tuo sito web continuerà ad essere veloce e ad offrire le prestazioni che stai cercando di garantire agli utenti che lo visitano.

 

18. Utilizza il Lazy Load

Tuttavia, nel caso in cui tu debba inserire un numero consistente di immagini oppure di video, qualsiasi sia la motivazione dietro a questa scelta, il nostro consiglio è di utilizzare un plugin di Lazy Load.

Questi plugin sono stati creati proprio per queste situazioni e hanno una funzione davvero interessante. Devi sapere che quando si apre una pagina online, questa caricherà nello stesso momento tutti i contenuti al suo interno. Invece, attraverso l’utilizzo di un plugin di Lazy Load, immagini e video saranno caricati solamente quando l’utente scorrerà la pagina e li troverà davanti allo schermo.

In questa maniera, sarai in grado ancora di garantire la velocità del tuo sito web nonostante sia ricco di contenuti come immagini e video.

 

19. Non usare troppi caratteri (font) per i testi

Su WordPress avrai accesso a diverse tipologie di font per scrivere i tuoi testi. Potresti non sapere quale scegliere e decidere di utilizzare 4 o 5 tipologie di caratteri diversi per poter soddisfare la tua voglia di alternative.

Tuttavia, questa non è assolutamente una buona idea. Generalmente, è consigliato utilizzare da 1 a 3 font sul tuo sito web che siano coerenti tra di loro. Ad esempio, un font può essere utilizzato per i titoli oppure per i link. Un altro per i paragrafi e l’altro ancora per le citazioni. Aggiungendo molti font rischierai di appesantire eccessivamente il sito.

In ogni caso, scegliere uno o più font predefiniti è importante perché comunicheranno il taglio della tua comunicazione online e saranno l’elemento che ti farà riconoscere sul web e distinguere rispetto agli altri.

 

20. Usa un plugin di cache

 Se vuoi ottenere delle prestazioni di velocità ancora migliori, uno degli elementi sicuramente da utilizzare è il plugin di cache. La cache è una funzione molto importante che consente di memorizzare gli elementi presenti nella tua pagina web e proporli in maniera più veloce agli utenti che visitano il tuo sito web.

Per capire questo processo, devi sapere che ogni volta che una pagina del sito web viene visitata da un utente ci sarà una richiesta al server, la sua elaborazione e l’invio finale. La presenza di una cache consente di memorizzare alcuni file su un disco oppure su una RAM e offrire lo stesso contenuto che è stato richiesto precedentemente.

Ciò ha come risultato un incredibile miglioramento della velocità complessiva del sito web.

 

21. Disattiva i plugin non strettamente necessari

Scoprire i plugin e la loro esistenza è sicuramente una delle fasi da cui siamo passati tutti. I plugin aggiungono funzioni al nostro sito web e ci consentono di applicare temi, elementi, widget, banner pubblicitari e tanto altro.

Tuttavia, dopo un primo entusiasmo iniziale e dopo aver attivato più di 20 plugin, potresti notare che il tuo sito web risente di un calo della velocità. Cosa impariamo da questa lezione?

Per quanto il tuo hosting professionale sia performante e il tuo sito veloce, attivare un numero spropositato di plugin non è mai una buona idea. In realtà, meno plugin ci sono, meglio è. Ciò consentirà al tuo sito di continuare ad essere veloce.

Quindi, il nostro consiglio finale è quello di disattivare i plugin non strettamente necessari e mantenere, invece, quelli che sono fondamentali per il funzionamento del tuo sito web.

 

Conclusione: SEO per WordPress

I consigli che hai appena letto ti hanno aiutato nella tua ottimizzazione SEO WordPress? WordPress è probabilmente il migliore CMS in circolazione per realizzare da zero il tuo sito web, adatto anche per i principianti che non hanno alcun tipo di dimestichezza con codici e altro.

Fare SEO su WordPress è possibile attraverso una serie di meccanismi e processi che devono essere applicati per poter ottenere i migliori risultati possibili nel corso del tempo.

Il primo passo è quello di scegliere un tema SEO-friendly e strutturare il sito web in categorie e tag. Successivamente, bisogna pulire i link e generare la sitemap da dare “in pasto” al crawler di Google.

La fase successiva è quella di riempire il sito web con pagine e articoli SEO oriented. Per farlo, è necessario una buona fase di ricerca delle keyword, di quelle correlate, di scelta dei titoli e di ottimizzazione SEO. In particolare, dovrai predisporre il meta title, la meta description, inserire immagini ottimizzate e definire la giusta densità di parole chiave all’interno del testo.

Infine, bisogna considerare una delle caratteristiche più importanti per Google: la velocità. Quindi, utilizza dei plugin di cache oppure dei lazy load che consentono di migliorare le prestazioni di velocità. Comprimi le immagini e scegli i contenuti che vuoi davvero mostrare agli utenti che visiteranno la tua pagina.

Al termine di tutte queste ottimizzazioni, ricordati di monitorare le prestazioni del tuo sito web per capire se le implementazioni effettuate hanno sortito gli effetti desiderati.

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