Cosa significa lavorare da freelance: la strada per diventare un libero professionista

Vuoi diventare un freelance? La strada per diventare un libero professionista non è sicuramente la più semplice del mondo ma, forse, è quella che potrebbe portarti le maggiori soddisfazioni in termini economici e di carriere?

Ma cos’è un freelance? Quali sono i costi che deve affrontare nello svolgimento del suo lavoro? Quali sono le differenze con un dipendente privato?

Abbiamo cercato di darti una panoramica completa di cosa significa lavorare come freelance nelle righe che stai per leggere. Se hai intenzione di iniziare questa strada, sarai sicuramente interessato a tutte le informazioni che troverai qui dentro.

 

Freelance: significato e definizione

Cosa significa freelance? Il freelance non è altro che un libero professionista, ovvero un lavoratore autonomo che lavora e collabora con altre persone e/o aziende. I campi in cui il freelance può lavorare sono davvero numerosi: copywriter, traduttore, digital marketer, graphic designer, consulente finanziario o legale e tantissimi altri.

Se questa è una concezione sommaria del ruolo di freelance, abbiamo pensato che potesse esserti utile avere un’idea più puntuale di questa figura professionale proponendoti le seguenti due definizioni.

Secondo Wikipedia, Freelance (dall’inglese freelance worker) è un termine della lingua inglese indicante un soggetto che opera come libero professionista per diverse società o organizzazioni, senza avere alcun rapporto di dipendenza con esse. Il termine, usato anche nella lingua italiana, ha un significato generico, non essendo legato ad alcun settore specifico di attività. In Italia l’espressione freelance è assimilabile a quella, molto utilizzata dai mass media, di “popolo delle partite IVA”.

Secondo il dizionario, invece, il freelance è un giornalista, scrittore, professionista non legato da contratti in esclusiva e pagato a prestazione

 

Come funziona il lavoro freelance

Fare il freelance significa tante cose. Innanzitutto, è necessario avere dei clienti a cui prestare la propria professionalità e servizi.

Generalmente, il freelance non ha un vero e proprio contratto (come avviene, invece, per il dipendente di un’azienda) ma offre la sua collaborazione ad aziende oppure ad altri liberi professionisti.

Certo è che il lavoro da freelance può essere comunque regolamentato con la presenza di un contratto che include alcuni comportamenti da rispettare e le regole della prestazione di lavoro e del rapporto tra le parti.

In generale, il freelance lavora a prestazioni ed è impegnato nel rispetto delle scadenze.

 

Cosa significa essere un freelance vs cosa vuol dire lavorare in azienda

Lavorare come freelance e come dipendente ha delle enormi differenze e non è sempre detto che sia meglio l’una o l’altra forma di lavoro.

La prima differenza è sicuramente il trattamento economico. Ciò che ricevi in busta paga come lavoratore dipendente è il guadagno netto dal tuo lavoro mensile. Invece, come freelance, dovrai applicare delle tariffe ai tuoi servizi che saranno lorde da cui poi scalare le tasse a fine anno.

Il freelance però è, di fatti, libero. Non deve seguire degli orari di lavoro imposti dall’alto. Può scegliere lui quando e dove lavorare, in che modo, con quali strumenti e con chi collaborare.

Il dipendente ha una serie di diritti che il libero professionista non ha. Ad esempio, ha le ferie pagate, le malattie, la tredicesima (alcune volte la quattordicesima), etc. Il freelance, probabilmente, lavorerà tutti i giorni dell’anno ma sempre alle sue condizioni.

Il freelance può imporre i prezzi che vuole alle persone e alle aziende con le quali collabora e, talvolta, il guadagno può essere ben superiore rispetto ad uno stipendio medio da lavoratore dipendente. Ovviamente dipende dai casi e dall’inquadramento che una persona ha in azienda.

 

Come diventare freelance in Italia

E’ davvero possibile lavorare come freelance in Italia? Sì, è possibile e un numero sempre maggiore di persone sta perseguendo questa strada con ottime soddisfazioni. Ciò è dovuto principalmente alla mancanza di un lavoro fisso e nella grande intraprendenza degli italiani.

Ma come iniziare? Innanzitutto, come qualsiasi tipologia di lavoro, è importante fare la gavetta. Ciò significa proporti per diversi progetti, fare esperienza anche a costo di lavorare per un periodo in maniera gratuita per la sola voglia di imparare. Ciò è vero per la maggiorate di loro, specialmente per i freelance che vogliono intraprendere la strada del Digital Marketing.

Non è raro, infatti, lavorare in agenzie di web marketing con modalità di tirocinio per poi diventare indipendenti una volta acquisite un certo tipo di skill e competenze.

Il passo successivo è quello di trovare nuovi clienti. Come fare? Questa è probabilmente la parte più complicata di tutto il processo. Trovare nuovi clienti non è semplice ma ciò non ti deve assolutamente scoraggiare.

Infatti, ciò che potresti fare è quello di proporre i tuoi servizi in maniera del tutto gratuita per iniziare ad ottenere delle recensioni, delle referenze e, successivamente, iniziare ad applicare la tariffa che vuoi tu.

In realtà, ci sono anche altri modi per acquisire nuovi clienti. Potresti utilizzare le piattaforme dedicate ai freelance come Fiverr oppure Freelancer.com. Nella prima potrai direttamente offrire i tuoi servizi e attendere che aziende e altri liberi professionisti ti contattino; nel secondo caso, sarai tu a doverti proporti nel migliore dei modi ad annunci di lavoro.

Dopo aver fatto un po’ di gavetta, ottenuto delle recensioni e fatto esperienza, è arrivato il momento di utilizzare tutto ciò per farti veramente pagare e iniziare a guadagnare come freelance.

Quindi, per ogni tuo servizio che sei in grado di offrire stabilisci delle tariffe e degli eventuali sconti. Per farlo, guarda anche il mercato e i prezzi degli altri professionisti. Non svenderti se vedi che gli altri offrono dei servizi a prezzi stracciati e metti sempre in primo piano la tua professionalità e i risultati che hai raggiunto attraverso altre collaborazioni. Vedrai che piano piano otterrai degli importanti risultati e delle grandi soddisfazioni.

 

Partita IVA: quando è necessaria?

Il freelance in Italia, ma anche in altri paesi del mondo, deve avere una regolare posizione fiscale. Ciò comporta, ad esempio, l’apertura della partita IVA. Ma è sempre così?

Nella maggior parte dei casi, sì. Se hai deciso di aprire una partita IVA, affidati ad un commercialista capace che sarà il tuo “compagno di avventure” per tutta la tua carriera da libero professionista. Ponigli tutte le domande che hai in mente perché solo da lui potrai ricevere delle risposte puntuali e complete. Ad esempio, qual è meglio: il regime dei minimi oppure quello forfettario?

Sebbene su internet tu possa trovare altre informazioni, potresti non essere in grado di decifrarle. Stiamo parlando sempre di leggi, dopotutto!

In realtà, non è sempre necessario aprire una partita IVA. Infatti, potresti utilizzare lo strumento della ritenuta d’acconto. Si tratta di un sistema che consente di guadagnare attraverso le prestazioni occasionali che non prevedono il rispetto di un orario di lavoro. Tuttavia, questo strumento può essere utilizzato solamente se non si supera la soglia dei 5000 euro all’anno. Probabilmente, all’inizio questa cifra ti sembrerà elevata, ma siamo sicuri che con il passare del tempo avrai bisogno di una manciata di mesi per superarla.

Questo articolo non si propone in alcun modo come una consulenza. Il nostro consiglio è quello di rivolgersi ad un vero e proprio commercialista che sarà in grado di consigliarti nel migliore dei modi per l’inizio della tua carriera da libero professionista.

 

Costi di un freelance?

Fare il freelance significa solamente avere guadagni? E i costi che deve affrontare questa figura professionale quali sono?

Lavorare come freelance ha, ovviamente, anche dei costi che possono essere più o meno elevati a seconda del lavoro che si fa. Ad esempio, se lavori nell’ambito del Digital Marketing potresti aver bisogno di acquistare la licenza di utilizzo di alcuni tool online per svolgere il tuo lavoro nel migliore dei modi e garantire un servizio di qualità ai tuoi clienti.

Questi tool possono avere un costo mensile più o meno alto, anche se si può risparmiare con abbonamenti annuali. Immagina, invece, di essere un grafico e dover acquistare software come Adobe oppure Photoshop.

Altri costi dei freelance sono sicuramente la connessione ad internet, l’acquisto di un computer più performante, l’affitto o l’acquisto di un ufficio (nel caso fosse necessario averlo), etc. Insomma, la vita da freelance ha anche dei costi da valutare!

 

I lavori freelance più richiesti

Quali sono i lavori più richiesti quando si tratta di freelance? Negli ultimi anni, sono state diverse le tipologie di liberi professionisti che aziende e altri freelance richiedono.

Ad esempio, il web writer è sicuramente uno di questi. Questa figura si occupa della stesura di testi per il web, newsletter, ebook e tantissimo altro. Può avere delle conoscenze anche in ambito SEO oppure nel marketing a risposta diretta che sono sempre apprezzate in questo settore.

Un’altra figura molto richiesta è quella del grafico, noto anche come graphic designer. Questo freelance si occupa di realizzare grafiche per siti web, banner pubblicitari e tanto altro. Difficile trovare un’azienda che non abbia bisogno di una figura di questo tipo.

Infine, un altro freelance popolare è il Digital Marketer. Quest’ultimo ha competenze trasversali in tutto ciò che concerne il marketing digitale: parliamo di SEO, pubblicità online, strategie di marketing, email marketing e tanto altro.

Questi che hai visto sono solo alcuni esempi di servizi che si possono offrire. Se vuoi vedere la lista completa guarda la nostra guida sui lavori freelance.

 

Consigli per guadagnare come freelance

Adesso che hai ottenuto tutte queste informazioni per diventare finalmente un freelance, siamo ai consigli finali per iniziare a guadagnare.

Abbiamo anticipato sicuramente una delle vie più interessanti per ottenere i primi guadagni. Stiamo parlando delle piattaforme di freelance online che ti consentono di connetterti con migliaia di persone e avere quotidianamente opportunità di lavoro.

Un altro consiglio è quello di utilizzare le piattaforme come Facebook, Linkedin e Google ads per pubblicizzare i tuoi servizi a persone potenzialmente interessate a ciò che fai. Con le opzioni di targeting a tua disposizione non sarà complicato.

Infine, puoi anche creare un sito e posizionarlo tra i primi risultati di Google in modo da intercettare utenti interessati nei tuoi servizi.

Conclusione

Eccoci arrivati alla fine di questa guida completa per lavorare come freelance in Italia. Come hai potuto leggere, non è assolutamente impossibile iniziare la carriera di libero professionista in un paese come il nostro.

Come in tutte le sfide, ci saranno dei momenti iniziali in cui le difficoltà potranno essere all’ordine del giorno. Tuttavia, è importante non abbattersi, continuare a formarsi per poter garantire il miglior servizio possibile a tutte le persone che collaborano con te e che lo faranno in futuro.

Utilizza le piattaforme di freelance online per acquisire i tuoi primi clienti, fai esperienza e impara sempre nuove competenze. Specializzati e diventa il migliore nel tuo campo.

Utilizza tutti i canali a tua disposizione per diffondere le tue capacità e vedrai che, in poco tempo, inizierai le prime collaborazioni remunerative.

La vita da freelance ha le sue enormi soddisfazioni. Coglile e inizia la tua carriera straordinaria.

 

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