Sei interessato a conoscere tutti i segreti del SEO copywriting? Hai trovato la guida più completa che fa al caso tuo. Nel corso degli anni, l’arte della SEO si è evoluta e le strategie che venivano utilizzate qualche tempo fa non sono più valide.
Ecco perché, nelle prossime righe, troverai tutti i segreti per una scrittura SEO di successo e orientata a fornire il contenuto più rilevante per gli utenti del web. Devi sapere che scrivere in ottica SEO non significa solamente inserire delle parole chiave a caso all’interno di un testo e poi pubblicarlo su un blog. In realtà, è molto di più.
Scrivere contenuti per il web significa cercare di dare la migliore risposta possibile agli utenti che sono costantemente alla ricerca di risposte alle loro domande.
Per questo motivo, abbiamo realizzato questa guida. Nonostante ci siano centinaia di blog che parlano di SEO, sono pochi quelli che trattano la materia in maniera totale. Spesso ci si sofferma sulla superficie, evitando di esporre delle tecniche che potrebbero cambiare le sorti delle tue strategie.
Se sei interessato a conoscere le migliori tecniche di scrittura SEO, continua a leggere questa guida. Prima, però, è necessario che tu conosca il significato di SEO e il SEO copywriter cos’è. Vediamo tutto nel dettaglio.
Cosa è la SEO
Tutti ne parlano ma cosa è esattamente la SEO? Innanzitutto, partiamo dalla definizione: per SEO, acronimo di Search Engine Optimization, si intendono tutte le pratiche volte ad aumentare la quantità e la qualità del traffico (visite) verso un sito web attraverso un migliore posizionamento sui risultati di ricerca (SERP).
Per capire appieno cosa significa SEO, è importante dividere la definizione che hai appena letto in due parti fondamentali. Innanzitutto, si parla di qualità del traffico. Che cosa si intende con questo concetto?
Immagina di avere un ecommerce che vende abbigliamento e scarpe alla moda. Immagina, anche, che sul tuo sito arrivino utenti interessati ad abbigliamento per il trekking. Capisci bene che sono persone che non hanno alcun tipo di interesse ad acquistare i tuoi prodotti e che non convertiranno mai. Questo, non è definibile come traffico di qualità.
Il secondo concetto che si può estrapolare dalla definizione di SEO è quello della quantità di traffico. Una volta che il tuo sito viene individuato correttamente da Google e categorizzato, avrai del traffico di qualità. Ora, il tuo obiettivo è far sì che questo traffico aumenti in maniera esponenziale.
Per aumentare la quantità del traffico ci sono diversi modi, essendo la SEO uno di questi. La SEO viene collegata al traffico organico (“gratuito” potremmo dire) ed è riconducibile a tutto il traffico non a pagamento proveniente dalla SERP di un motore di ricerca. Invece possiamo parlare di traffico a pagamento quando portiamo visite al nostro sito attraverso le pubblicità di Facebook Ads e Google Ads.
Adesso che abbiamo sottolineato gli aspetti più rilevanti della SEO, è importante capire come funziona.
Un motore di ricerca, prendiamo Google come esempio più rilevante, ha un crawler che costantemente raccoglie informazioni sui contenuti pubblicati sul web e creano un indice che viene alimentato attraverso un algoritmo. Una volta che l’indice è riempito, l’algoritmo cerca di abbinare i dati che ha raccolto alla query/ricerca dell’utente.
Ci sono davvero tantissimi fattori che contribuiscono a determinare la risposta che Google da agli utenti quando effettuato una ricerca sul suo motore. Ad esempio, alcuni di questi sono l’anzianità del dominio del sito, i link autorevoli che puntano al dominio, la qualità dell’articolo, la qualità dell’esperienza dell’utente sul sito web, le metriche social, la rilevanza dei contenuti rispetto alla ricerca effettuata.
Sebbene questo elenco non sia esaustivo, indica alcune dei più importanti elementi che vengono presi in considerazione quando si parla di SEO.
La fase iniziale della SEO è l’ottimizzazione che consiste nella creazione di un contenuto che rispetti non solo i canoni SEO, di cui parleremo più avanti, ma anche che risponda veramente alla ricerca degli utenti sul web. Detto ciò, possiamo andare avanti in questa SEO copywriting guida e spiegare chi è il SEO copywriter.
Cosa è il SEO copywriting
Un SEO copywriter utilizza una serie di strategie di ottimizzazione dei motori di ricerca finalizzate a scrivere dei testi che si posizionino bene nella SERP di Google (o di qualsiasi altro motore di ricerca).
Quando si scrivono dei contenuti SEO, il SEO copywriter considera dei fattori di fondamentale importanza. Ad esempio, valutano la densità e l’importanza di una parola chiave, il tono, lo stile e la leggibilità. Tutti questi fattori contribuiscono a far sì che il testo si posizioni bene su Google.
Allora, cosa fa un SEO copywriter? In linea generale, si occupa di utilizzare degli strumenti che identifichino le parole chiavi più profittevoli e con un ottimo volume di ricerca, cercano di capire cosa effettivamente vogliono gli utenti quando navigano su internet e poi integrano il frutto delle loro ricerche in un testo SEO che viene pubblicato attraverso un sito web.
Quindi, in definitiva, un copywriter è colui che crea contenuti originali per poter posizionare il sito web presso il quale lavora nel migliore dei modi. Tuttavia, il termine copywriter potrebbe fuorviare i più esperti e coinvolti nel settore.
Infatti, il copywriter è colui il quale scrive dei testi persuasivi per pubblicità, sales letter e altri contenuti anche non SEO. Il SEO copywriter non è altro che l’arte di convogliare le proprie conoscenze delle leve persuasive in un testo che sia, al tempo stesso, rilevante sia per gli utenti che per i motori di ricerca.
Scrivere in ottica SEO: quali aspetti considerare?
Scrivere un testo SEO potrebbe non essere semplice all’inizio, tuttavia, ci sono alcuni punti che devi assolutamente tenere a mente quando lo fai. Seguendo questi passaggi, vedrai come farai tue le tecniche di scrittura SEO e i tuoi articoli si posizioneranno nei primi risultati di Google.
1. Effettua una ricerca delle parole chiave
La prima cosa da fare è effettuare una keyword research. Il primo consiglio è quello di trovare delle parole chiave che abbiano un buon volume di traffico ma una bassa competizione.
Queste vengono chiamate long-tail keywords, o parole chiave a coda lunga, e ti consentono di evitare tutte quelle parole chiave che hanno sì tanto volume di ricerca ma una competizione davvero impossibile da battere.
Quindi, il nostro consiglio è di evitare keyword formate da una singola parola oppure due. Prediligi le long-tail keyword con 3, 4 o 5 parole.
Dopo aver trovato la parola chiave principale, è importante capire quali sono le keyword correlate che gli utenti cercano e gli argomenti che si aspettano di trovare all’interno di un testo. Come fare?
Oltre all’utilizzo di tool gratuiti oppure a pagamento, potrai semplicemente digitare la tua keyword principale nella barra di ricerca di Google e inserire uno spazio. Sarà lo stesso Google a suggerirti alcune parole chiave. Altri spunti possono essere trovati anche scorrendo la SERP verso il basso.
2. Struttura il testo
Una volta che avrai effettuato la tua ricerca delle keyword, è importante strutturare il tuo testo. Quindi, scrivi una breve introduzione inserendo la tua parola chiave principale e un paio di correlate e dividi il contenuto in titoli e sottotitoli.
Crea dei paragrafi che non siano più lunghi di 300 parole. Diciamo che sarebbe una buona idea che un paragrafo oscilli tra le 100 e le 300 parole in maniera tale da semplificare il processo di lettura da parte degli utenti e dividere le informazioni in maniera coerente.
Approfondendo il discorso su titoli e sottotitoli, è importante inserire la keyword principale e le correlate all’intero di essi e in maniera naturale (non per forza in tutti).
Infine, scrivi una conclusione che riassuma ciò che c’è scritto.
Ricorda che la parola chiave principale e le correlate non devono essere inserite in modo naturale solo nei titoli ma anche nel cuore del testo.
Tuttavia bisogna fare attenzione ed evitare di cadere in una penalizzazione di Google per keyword stuffing. Per keyword stuffing si intende la pratica secondo cui si inseriscono troppe ripetizioni delle parole chiavi rendendo il testo non naturale.
Infatti esagerare e includere le parole chiave troppe volte nel testo non ti faranno posizionare l’articolo meglio su Google. Anche se non esiste una densità di keyword esatta, si consiglia che le parole chiave rappresentino un 1-2% di tutto il testo.
Adesso che hai le parole chiave e la struttura del testo, non ti resta che iniziare a scrivere. Mi raccomando, arricchisci il tuo contenuto con informazioni che siano realmente rilevanti per gli utenti e cerca di dare loro una risposta completa.
3. Scrivere contenuti di qualità che non siano eccessivamente corti
Nella maggior parte dei casi, quando si inizia a scrivere un testo, molti si chiedono: quanto deve essere lungo? Anche qua non esiste una lunghezza “giusta”. Alcune volte basterà un testo di 300 parole.
Ma in molti casi, un articolo così corto, non darà una risposta soddisfacente all’utente e sarà considerato come un contenuto di scarsa qualità anche da Google.
Per questo, fai una rapida ricerca e controlla i tuoi principali competitor (specialmente quelli nelle prime posizioni) quante parole hanno usato per un testo. Questo è un buon riferimento per capire come scrivere contenuti SEO che siano veramente validi.
4. Arricchisci il testo con immagini e infografiche
Un testo senza immagine è sicuramente un buon contenuto, tuttavia, immagina quanto potresti arricchire l’esperienza dell’utente inserendo qualche riferimento visivo? Le immagini servono per inquadrare meglio l’argomento di cui stiamo parlando e, allo stesso tempo, a rendere più leggere la lettura dell’utente.
Per questo motivo, è una buona norma inserire immagini e infografiche per spezzare il testo e renderlo più ricco. In particolare, assumono un ruolo veramente importante le infografiche perché consentono di spiegare il contenuto del testo attraverso un percorso definito e di facile comprensione.
5. Aggiungi link verso altri articoli e pagine
Usare i link all’interno del testo ha una duplice funzione. Da una parte consente all’utente di approfondire l’argomento di cui stai parlando; dall’altra parte, è un elemento importante per migliorare la SEO del tuo articolo e sito.
Perché migliora la SEO? Linkare ad altri articoli o pagine riduce la percentuale di rimbalzo del tuo sito web e aumenta la durata media di permanenza dell’utente, due dei fattori SEO più importanti che tiene in considerazione Google.
6. Ottimizza il meta tag title e la description
Infine, ricordati di inserire la parola chiave principale all’interno del SEO title. Per SEO title si intende il titolo che sarà nelle Sere, ovvero su Google. Questo è uno dei fattori più importanti, non certo l’unico, che contribuiscono a far indicizzare correttamente il tuo contenuto su Google.
Non dimenticarti anche di scrivere una meta description accattivante e che attiri l’attenzione degli utenti che in quel momento navigano sul web.
Altri consigli utili li troverai nell’articolo SEO WordPress, dove si spiegano tutte le ottimizzazioni che bisogna applicare a un sito creato con WordPress.
Strategie efficaci e segreti che vanno ben oltre il SEO Copywriting
Adesso che sai cosa è la SEO e qual è il ruolo di un SEO copywriter, è arrivato il momento di scoprire una serie di strategie che ti porteranno ad ottenere dei risultati di lungo termine.
Ottimizza i contenuti per Google Passage Ranking
Uno degli ultimi aggiornati di Google avvenuto intorno all’ottobre del 2020, prevede che alcune sezioni delle tue pagine possano essere presenti in SERP anche se trattano un argomento diverso rispetto alla keyword per la quale quel contenuto si è posizionato.
Facciamo un esempio per capire meglio questo meccanismo. Ipotizziamo che hai realizzato un articolo che parla di social media marketing e che tu abbia trattato al suo interno una serie di argomenti tra cui strategie, strumenti e best practice. Attraverso questo aggiornamento, Google potrebbe reputare la tua pagina inerente per la keyword “strumenti di social media marketing” e mostrarla in SERP anche se quello non è l’argomento centrale del tuo contenuto.
Quali sono i risvolgi di questo aggiornamento? Con Google Passage Ranking, quindi, c’è bisogno di creare dei contenuti che abbiano delle sezioni chiare e focalizzate sul sotto argomento. Ovviamente, le sottosezioni devono sempre essere pertinenti rispetto all’argomento principale che stai trattando.
Considera i feautured snippets in primo piano
La ricerca degli snippet in primo piano dovrebbe essere uno degli elementi presenti all’interno della tua strategia SEO. Gli snippet in primo piano vengono visualizzati nella cosiddetta posizione zero e nella parte superiore della SERP. Non è possibile decidere se il tuo articolo raggiungerà la posizione zero ma ci sono alcuni consigli che devi assolutamente conoscere.
In primo luogo, dovrai concentrarti sulla ricerca delle parole chiave a coda lunga. Secondo uno studio di SEMrush (uno dei più famosi tool per la SEO), la maggior parte di featured snippet vengono prodotti con ricerche di long tail keywords.
Per raggiungere la posizione zero, inoltre, sarebbe saggio utilizzare le domande all’interno del testo. Gli utenti effettuano le ricerche su Google scrivendo domande. Quindi, i tuoi contenuti orientati in questo senso potrebbero avere più possibilità di occupare la posizione zero.
Un altro consiglio è quello di formattare correttamente il tuo testo con paragrafi, elenchi, tabelle e video. Considera che lo scopo di uno snippet in primo piano è quello di dare una risposta rapida, chiara e definita agli utenti. Quale modo migliore di utilizzare un elenco ordinato?
Fai attenzione al principio EAT
Conoscere il principio EAT ti consente di ottenere risultati SEO nel lungo periodo anche se l’algoritmo di Google è sempre in continua evoluzione. In cosa consiste il principio EAT? EAT sta per competenza, autorità e affidabilità e sono dei fattori valutati da Google per classificare meglio i contenuti presenti in SERP.
Quindi, cosa fare se il tuo settore è pieno di competitor impossibili da superare? Utilizza il principio EAT. Inizia a ad ottenere delle recensioni positive su siti come Amazon oppure Google. Cerca di ottenere dei link di qualità e delle menzioni da parte di siti autorevoli oppure da forum.
Ma ciò non basta. Per rispettare il principio EAT è necessario avere delle testimonianze sul tuo sito web, dei case study, recensioni e altri contenuti che avvalorino il tuo brand.
Utilizza più di una parola chiave a coda lunga
Ne abbiamo già parlato ma è veramente importante. Dopo l’aggiornamento di Google, il motore di ricerca è in grado di comprendere anche degli argomenti secondari che sono correlati ad una parola chiave specifica.
Quindi, considerando una parola chiave principale come, ad esempio, “attrezzature per esercizi”, Google potrà anche considerare keyword come “attrezzatura per esercizi economica”, “attrezzature per esercizi da casa”oppure “attrezzatura per esercizi aerobici”.
Quindi, il risvolto per la SEO è che ci sarà sempre una maggiore concorrenza per le parole chiave a coda corta e, per questo motivo, è necessario rivolgersi a parole chiave più specifiche che sono formate da tre o più parole. In questa maniera, avrai più possibilità di posizionarti bene anche per le frasi correlate.
Crea sempre nuovi contenuti
Potrebbe sembrare ovvio, vero? Tuttavia, la creazione di nuovi contenuti è spesso tralasciata dalla maggior parte delle persone che si occupano di SEO copywriting. Ci si concentra sui fattori di SEO on page e non si aggiorna il blog aziendale per intercettare nuovo traffico.
Quando crei nuovi contenuti per il tuo business, puoi considerare di applicare tutti i consigli che hai letto in questa guida sul SEO copywriting.
Può capitare che gli argomenti di cui tratti si aggiornino in continuazione e in poco tempo i tuoi contenuti potrebbero risultare obsoleti e non più pertinenti per il motore di ricerca e per il tuo pubblico di riferimento. Quindi, scrivi costantemente nuovi contenuti e aggiungili al tuo piano editoriale.
Aggiorna i vecchi contenuti
Creare dei nuovi contenuti è importante ma aggiornare quelli vecchi lo è altrettanto. Come detto, può capitare che nel giro di qualche mese o anno, i tuoi contenuti diventino obsoleti con informazioni non più valide.
Quindi, oltre ad aggiornare il contenuto dei testi che hai scritto, controlla anche che tutto sia ok. Ad esempio, aggiorna tutti i link interni e vedi se sono ancora funzionanti.
Puoi collegare i tuoi contenuti vecchi a quelli nuovi contribuendo a fare link building interna. In questa maniera, comunichi a Google che le pagine sono collegate e pertinenti con i nuovi contenuti e questi ultimi saliranno nella SERP.
Dai la giusta attenzione alla user experience
Capiamoci: è fondamentale scrivere dei contenuti SEO oriented, ma questo non deve mettere in secondo piano la user experience complessiva del tuo sito web. Uno dei fattori che Google usa per valutare la qualità di un contenuto è anche la permanenza media dell’utente e la frequenza di rimbalzo. Il tuo obiettivo è far sì che l’utente clicchi sul tuo contenuto e ci stia quanto più tempo possibile magari leggendolo tutto.
Quali sono i fattori che influenzano la user experience? Ad esempio, il fatto che il tuo sito web sia mobile friendly e che sia facile per gli utenti navigare da una categoria all’altra. Un altro elemento da valutare è la velocità del tuo sito web e la qualità dei contenuti. Oltre ad essere pertinenti, i testi devono essere privi di errori di battitura che potrebbero trasformarli in testi scadenti.
Se cerchi di migliorare la user experience puoi fare uso dei migliori strumenti SEO disponibili sul mercato. Ti aiuteranno a portare il tuo sito alla vetta dei risultati di Google.
Diventa un seo copywriter creando un blog
Sei stanco di scrivere per gli altri e di non ottenere mai quello che meriteresti? Potresti valutare attentamente l’opportunità di diventare un SEO copywriter creando un blog tutto tuo. In realtà, questa alternativa può essere vista come una vera e propria palestra per chi non ha esperienze sullo scrivere in ottica SEO.
Infatti, prima di proporti ad aziende oppure ad altri business, potrebbe essere una buona idea quella di sperimentare e aprire un blog tutto tuo in cui testerai quali sono le strategie migliori per ottenere i risultati prefissati.
Oggigiorno, aprire un blog è veramente semplice e ti ci vorranno probabilmente solo un paio d’ore. Infatti, ti basterà solamente acquistare un dominio e scegliere l’hosting su quale il dominio sarà ospitato.
Anche in questo caso, la scelta a tua disposizione è veramente vasta. Il nostro consiglio è quello di scegliere un hosting economico perché, almeno nei primi tempi, il traffico verso il tuo sito web sarà limitato e non necessiterà di prestazioni elevate. Se sei sempre in tempo a fare un upgrade.
In realtà, prima di acquistare l’hosting e il dominio, è importante capire quale sarà la nicchia di cui scriverai i contenuti. Per decidere correttamente è necessario fare qualche ricerca e analisi di mercato.
Ad esempio, potresti scegliere di aprire un blog di affiliazione e guadagnare con le commissioni da programmi offerti da ecommerce come Amazon. In questo caso, potrai usare le stesse informazioni che Amazon, forse in maniera inconsapevole, ti offre.
Quindi, fatti un giro sulle categorie del più grande ecommerce del mondo e scopri quali sono i settori che sono meno coperti e meno competitivi. Una volta che avrai scelto il settore, questa sarà la tua nicchia di cui scriverai contenuti.
Adesso che hai scelto la nicchia, è arrivato il momento di creare il tuo sito web. Il nostro consiglio è di utilizzare uno dei CMS più famosi del mondo, WordPress, e aiutarti per il layout grafico con plugin come Elementor. Analizza i siti dei tuoi competitor e scopri cosa offrono ai loro utenti. Se proprio non hai idea di come creare un sito web con WordPress, valuta l’opportunità di rivolgerti ad un esperto che svolgerà il lavoro per te.
Adesso, non dovrai far altro che applicare tutti i consigli che fino ad adesso abbiamo esposto. Quindi, inizia con una keyword research e scopri quali sono le ricerche più frequenti che gli utenti effettuano nel settore che hai individuato. Inizia a creare dei contenuti che non siano solamente SEO oriented ma che incontrino le esigenze di lettura del target a cui ti rivolgi.
Conclusioni
Adesso che sai come scrivere in ottica SEO e conosci alcune delle tecniche di scrittura SEO più valide, è arrivato il momento di metterti a fare sul serio.
Inizia con una ricerca delle keyword inerenti al tuo business e scopri quali sono le ricerche informative che effettuano gli utenti del web in merito al tuo settore. Apri un file excel e carica tutte le parole chiave al suo interno inserendo anche altre informazioni rilevanti come volume di ricerca, concorrenza, parole chiave correlate, etc.
Successivamente, inizia a scrivere. Non avere paura del foglio bianco e inizia a digitare i tasti sulla tua tastiera. Ci sarà tempo, in un secondo momento, per poter modificare il testo e aggiungere o togliere parti in base alle tue necessità.
Quando scrivi, non farlo solamente per il motore di ricerca perché finiresti per realizzare un testo SEO che non incontra le esigenze degli utenti. Scrivere testi per siti web significa anche e soprattutto, dare delle risposte agli utenti davvero complete.
Per questo motivo, è importante capire qual è il target di riferimento del business per il quale scrivi, quali sono le domande più frequenti che si pongono e qual è il tono da utilizzare quando si parla con loro.
A seguire un infografica che riassume i punti più importanti della scrittura SEO.
Sei riuscito a trovare delle informazioni valide all’interno di questa guida SEO copywriting? Speriamo di sì!