Tra le più diffuse forme di trading, sia tradizionali che online, rientra sicuramente il trading di CFD. Grazie alla tecnologia è ora possibile conoscere e operare in questo settore in modo totalmente autonomo, dotandosi unicamente di un pc e di una connessione a internet.
In questo articolo ti spiegheremo cosa sono i CFD, come funzionano e quali sono i migliori broker del settore!
Cosa sono i CFD
È molto probabile che, nonostante tu abbia già sentito parlare di CFD, non ti sia mai stato spiegato esattamente che cosa essi siano. In realtà si tratta di un concetto abbastanza semplice che ora ti renderemo molto più chiaro.
Prima di spiegare in cosa essi consistono vogliamo premettere che effettuare trading di CFD ha delle dinamiche molto simili al trading classico di titoli azionari, dove possiamo acquistare un titolo ad un determinato prezzo e conservarlo oppure rivenderlo successivamente. Ciò risulta particolarmente evidente su molti broker online, nei quali la differenza a livello operativo tra il tradare CFD o titoli azionari risulta a prima vista quasi impercettibile.
Passando quindi ai CFD, è innanzitutto utile sapere che tale sigla sta per “contratti per differenza” (in inglese, contract for differences) e pertanto sono tecnicamente dei contratti.
Più nello specifico, i CFD consistono in dei contratti stipulati tra investitore e broker a mezzo dei quali si replica l’andamento di un titolo azionario. La caratteristica principale è dunque che con essi l’investitore non acquista l’asset vero e proprio (ad esempio un’azione di Tesla), bensì si accorda con il broker di replicare le condizioni di mercato e di liquidare successivamente la differenza sussistente al momento della chiusura della posizione.
Uno degli scopi di questo strumento finanziario è dunque quello di permette agli investitori di operare sulle variazioni di prezzo del mercato senza però acquistare lo strumento o l’asset sottostante.
Come funziona il trading di CFD e quali sono i suoi vantaggi
Sulla base di quanto abbiamo detto nel paragrafo precedente, ora possiamo analizzare come funzionano i CFD. Conoscere il loro funzionamento rende molto più semplice anche la comprensione della loro definizione.
A livello operativo, come dicevamo, il trading di CFD non è molto distinto dal classico trading di strumenti finanziari come azioni o valute. È infatti possibile aprire una posizione mediante CFD e chiuderla in un momento successivo realizzando un profitto oppure una perdita.
La principale differenza è a livello concettuale, perché con un CFD non stai acquistando un asset ma stai stipulando un contratto con il broker che riproduce l’andamento dell’asset sottostante.
Nel concreto, il loro funzionamento può essere semplificato con un esempio. Poniamo di voler tradare con CFD il titolo di Tesla puntando su un aumento del suo prezzo. In questo caso stipuleremo un CFD con il broker mediante il quale “acquistiamo” il titolo ad un determinato prezzo e siamo liberi di rivenderlo quando il suo prezzo aumenterà, realizzando un profitto. Si tratta di una posizione rialzista poiché prevediamo che il prezzo del titolo salirà e che pertanto potremo chiudere l’operazione con un guadagno (la differenza tra il prezzo inziale e quello finale).
Una grande vantaggio del trading di CFD rispetto alla forma classica è che permettono di aprire non solo posizioni rialziste ma anche ribassiste, i c.d. short. Ciò consente di puntare sulla diminuzione del prezzo di un asset e di ottenere un profitto quando lo stesso diminuisce.
Generalmente le posizioni di cfd vengono svolte mediante leva finanziaria, di cui parleremo più avanti. Concretamente essa permette di prendere in prestito del denaro che, aprendo una posizione ribassista oppure rialzista, fa in modo che i guadagni (e le perdite) vengano massimizzati. Ad esempio, invece che comprare 1 azione Tesla, grazie alla leva x10 ne possiamo acquistare 10, aumentando x10 i guadagni o le perdite.
Differenza tra le azioni e i CFD
Se a livello di trading la differenza tra CFD e azioni non salta subito all’occhio, a livello concettuale essa appare molto evidente. Sappiamo infatti benissimo cosa sono i CFD in borsa e nel brokeraggio online, cioè contratti per differenza che non ci attribuiscono la proprietà di un’azione bensì che ne replicano l’andamento.
Possedere un’azione, invece, è molto diverso dall’avere stipulato un CFD. Comprare un’azione ci fa infatti diventare proprietari di una quota di una società, divenendo a tutti gli effetti titolari dei diritti che ne derivano. Generalmente, quando si svolge trading sul breve termine si tende ad operare mediante CFD mentre quando si è intenzionati ad un investimento sul lungo periodo si acquista un’azione.
Volendo fare un esempio, se fossimo intenzionati ad investire su Google perché pensiamo che l’azienda performerà bene nei prossimi mesi/anni potremmo acquistare alcune azioni sul mercato e rivenderle in futuro quando le nostre previsioni saranno realizzate. In questo modo avremo l’effettiva titolarità delle quote di una società.
Diversamente, se si vuole investire sul breve periodo, è preferibile utilizzare i CFD affiancati dalla leva finanziaria. Questo perché la volatilità giornaliera di un titolo come Tesla è di pochi punti percentuale ma con la leva può essere incrementata. Con un CFD di Google sarebbe infatti possibile utilizzare una leva x10, la quale ti permette di avere un profitto/perdita del 10% quando l’oscillazione del titolo è del solo 1%.
Caratteristiche del trading con CFD
Long/Short
Long e short indicano le due principali tipologie di operazioni di CFD sui mercati finanziari. La strategia più nota è quella della c.d. posizione long, cioè si apre una posizione puntato su un aumento del prezzo dell’asset. Al contrario, aprendo una posizione short stiamo puntando sul fatto che l’asset perderà valore, e se ciò accadrà ne otterremo un guadagno.
In questo senso, il funzionamento della posizione long è molto facile da comprendere: acquisti un titolo e lo vendi quando il suo prezzo è salito, realizzando un profitto sulla differenza di prezzo.
La posizione short, invece, richiede un passo in più per essere compresa. In questo caso l’investitore scommette sul fatto che l’asset perderà valore, e da ciò ne vuole guadagnare. Per farlo è necessario stipulare un CFD con il broker, dove quest’ultimo si impegna a dare all’investitore la differenza tra il prezzo inziale (cioè di acquisto) e quello finale (cioè di vendita) del titolo, se il valore finale è inferiore rispetto a quello inziale. Al contrario sarà l’investitore a dovere dare al broker la differenza di prezzo se il prezzo finale sarà maggiore rispetto a quello iniziale (nel secondo caso l’investitore avrà ottenuto una perdita).
Per esemplificare, se crediamo che il titolo di Tesla aumenterà, apriremo una posizione long per ottenere un guadagno, se invece pensiamo che diminuirà apriremo una posizione short.
Leva finanziaria
Come dicevamo precedentemente, la leva finanziaria è un importante strumento utilizzato nel mondo del trading per aumentare le percentuali di possibile profitto delle posizioni aperte. Grazie alla leva finanziaria abbiamo la possibilità di operare sul mercato dei CFD con somme di denaro maggiori rispetto a quelle che possediamo.
Proviamo a fare un esempio che ti renderà tutto più chiaro.
Se hai a disposizione 1.000$ e li volessi investire in un titolo, se quest’ultimo subisse un aumento di valore del 1%, il tuo capitale varrebbe 1.010$, con un potenziale profitto di 10$.
Tuttavia, se tu avessi investito 10.000$ un aumento del valore del titolo del 1% non ti avrebbe portato un profitto di 10$ bensì di 100$.
Ebbene, la leva finanziaria ti permette di fare esattamente questo. Grazie ad essa ti è possibile investire un importo maggiore dei 1.000$ che possiedi, prendendo in prestito del denaro direttamente dal broker.
Le leve sono generalmente x2, x5, x10 e indicano il rapporto tra il capitale investito e la somma prestata: con una leva x10, al tuo capitale di 1.000$ vengono aggiunti 9.000$ prestati dal broker, per raggiungere un totale di 10.000$.
Riguardo allo strumento della leva finanziaria è tuttavia importante essere bene informati prima di utilizzarla poiché è una soluzione che può portare a perdere denaro, soprattutto se si è poco esperti.
La ragione di ciò è molto semplice: la leva massimizza i tuoi guadagni ma anche le tue perdite. Ciò significa che se la tua posizione sta perdendo valore del 1%, le tue perdite effettive sono in realtà del 10% se utilizzi una leva x10.
Questo effetto porta molti traders a vedere liquidate le proprie posizioni, cioè a perdere tutta la somma da loro investita. Ciò accade quando la perdita accumulata supera il valore dell’importo investito (al netto dell’importo prestato), ma questo lo vedremo nel prossimo paragrafo relativo al concetto di margine.
Margine
Quando si utilizza una leva finanziaria si stanno prendendo in prestito dei fondi (o degli asset). Come noto, tuttavia, ogni prestatore (e quindi anche il broker) chiede sempre qualcosa in garanzia del prestito e questo caso non fa eccezione.
Per esempio, se investi in CFD con una leva x10, è sufficiente che il titolo sul quale hai investito perda il 10% del suo valore affinché l’importo della perdita pareggi quello da te investito (al netto della somma prestata).
In tal caso avverrà quella che nel linguaggio tecnico è chiamata “liquidazione”: la posizione viene automaticamente chiusa è l’importo che avevi investito sarà perso definitivamente, mentre la somma che ti era stata prestata verrà integralmente restituita al prestatore.
In questo senso, il margine è la somma che metti a garanzia del prestito quando apri una posizione in leva. Generalmente, se la leva è x10, il margine sarò un decimo della somma prestata, se la leva è x100, il margine sarà un centesimo della medesima.
Come detto, bisogna fare attenzione perché in caso di liquidazione la somma a margine verrà persa definitivamente. Ecco perché è molto utile stabilire dei stoploss in caso che l’investimento non vada come previsto.
Hedging
Il hedging è una delle strategie utilizzate dai traders per tentare di coprire e ridurre i rischi di determinate posizioni precedentemente aperte. I metodi sono molti, uno di questi è quello di investire in titoli che tendono ad avere un trend di mercato opposto rispetto ad un altro titolo precedentemente acquistato. La stessa cosa viene fatta anche basandosi sulla volatilità dei valori delle valute, quindi in ambito forex.
I migliori broker di CFD
eToro
Sicuramente avrai già sentito parlare di eToro e questo è per merito sia dalla notorietà che ha acquisito che dalla qualità dei suoi servizi. Su questa piattaforma è possibile operare sia mediante CFD che attraverso il classico acquisto di azioni e di tanti altri asset. La vastità dell’offerta è accompagnata da un’interfaccia molto intuitiva, la quale permette anche ai meno esperti di muovere i primi passi nel mondo degli investimenti. Ciò che rende eToro un’interessante piattaforma di CFD è anche la presenza di un conto demo e della possibilità di fare social trading. Entrambe le soluzioni risultano particolarmente utili perché danno la possibilità di apprendere in modo operativo, provando i vari strumenti messi a disposizione ma senza il rischio di perdere denaro.
Plus500
Questa piattaforma, a differenza di eToro, si basa unicamente sui CFD. Si tratta infatti di un broker che ha scelto di offrire i propri servizi specializzandosi in questo settore. L’offerta è molto ampia, potrai infatti investire in azioni, criptovalute, indici azionari, ETF, Materie prime e Forex (ovviamente sempre nella forma di CFD). Plus500 è una garanzia anche in termini di affidabilità poiché si tratta di una società quotata sulla borsa di Londra e che ha ricevuto l’autorizzazione della Consob a operare sul territorio italiano
Capital.com
Un terzo interessante broker è capital.com. Questo broker vanta un’ottima offerta di titoli e ognuno di essi può essere scambiato attraverso i CFD. Una caratteristica di questa piattaforma di CFD è la possibilità di utilizzare diverse piattaforme esterne per l’analisi dei dati e dei grafici, tra i quali TradingView, MetaTrader 4 e WebTrader. Questa opzione è molto apprezzata dai trader più esperti, i quali hanno in tal modo la possibilità di utilizzare gli strumenti che più si adattano alle loro necessità.
Com’è evidente, sarebbe sbagliato ricercare quale sia il miglior broker di CFD poiché si tratta di tre pilastri del trading online sia in termini di offerta che di affidabilità.
Esempio di come acquistare CFD su eToro – guida pratica
Acquistare CFD su eToro è molto semplice. Devi ovviamente essere registrato alla piattaforma, quindi se vuoi investire in CFD ti invito a procedere alla registrazione e ad eseguire il primo deposito di fondi.
Dopo che hai depositato i tuoi fondi sulla piattaforma, puoi finalmente iniziare ad acquistare i CFD.
Il broker è riuscito a rendere molto semplice l’acquisto di CFD e per fare ciò ha mantenuto la stessa procedura utilizzata per acquistare azioni su eToro.
Se ad esempio vuoi acquistare un CFD di Tesla dovrai selezionare la voce “Mercati” nel menù a sinistra, e successivamente cliccare “Azioni”, che trovi nella parte alta della finestra.
Ti ritroverai ora in una pagina riportante tutte le azioni disponibili su eToro e dalla quale dovrai selezionare la voce “TSLA”, corrispondente alla sigla della società.
In quest’ultima pagina puoi consultare statistiche, grafici, notizie, e finalmente investire: basterà cliccare sul pulsante “investi” in altro a destra.
Fatto ciò apparirà una pagina dove è possibile scegliere l’importo da investire e la leva da utilizzare.
In questo caso, dunque, se si rimane senza leva – cioè leva x1 – si acquista l’asset sottostante, se invece si vuole utilizzare la leva si investirà in CFD. Impostando una leva x2, ad esempio, comparirà a video la dicitura “trading di CFD”. A questo punto non dovrai fare altro che scegliere l’importo desiderato e poi selezionare “apri posizione”.
Costi e commissioni nel trading dei contratti per differenza
- Spread: un costo che molte piattaforme pongono a carico dei propri utenti per potersi autofinanziare è proprio lo spread. Si tratta di una leggera differenza tra il costo per il quale un asset è scambiato sul mercato e il prezzo a cui l’utente lo acquista. Il broker aumenta leggermente quest’ultimo e ottiene un profitto trattenendo la differenza tra i due prezzi.
- Commissioni di mantenimento: le commissioni overnight sono un costo che viene posto a carico del trader qualora una sua posizione CFD sia rimasta aperta durante la notte. L’ammontare della commissione è proporzionale al valore della posizione aperta.
Assets disponibili per il CFD trading
Uno dei lati positivi dei CFD è che trattandosi di contratti possono avere ad oggetto qualsiasi asset. In questo senso, l’asset sottostante ai contratti per differenza può rientrare nell’ambito delle azioni, materie prime, valute, forex o criptovalute. Si tratta di uno strumento finanziario molto flessibile e che si presta a molteplici mercati. In passato, è stato inoltre apprezzato poiché la tipologia dell’asset sottostante non aveva influenza sotto l’aspetto fiscale.
Com’è evidente, grazie ai CFD si ha di fatto a disposizione un’offerta di assets vastissima, tantoché esistono dei broker online – come Plus500 – che offrono tutti i loro servizi unicamente in questa forma.
Il CFD trading è legale? È Sicuro?
Non c’è nessun dubbio riguardo al fatto che il trading di CFD sia legale. Si tratta infatti di un’attività che non incontra divieti nel suo svolgimento e che è regolamentata dalla normativa negli ambiti che lo necessitano come ogni altra attività di carattere finanziario.
Le piattaforme di CFD che abbiamo menzionato in questo articolo sono inoltre autorizzate dalla Consob ad operare sul territorio, segnale evidente che i servizi offerti sono rispettosi della legge italiana. La vigilanza da parte delle autorità competenti sui broker online rappresenta inoltre un elemento di sicurezza a favore degli utenti, i quali hanno maggiori ragioni confidare nell’alta qualità e affidabilità della piattaforma.
Rischi dei CFD
Come ti abbiamo anticipato nei precedenti paragrafi, il rischio più grande legato ai CFD è quello di vedersi liquidate le proprie posizioni a causa dell’utilizzo della leva finanziaria.
Un utente che apre una posizione investendo in un titolo utilizzando la leva finanziaria rischia infatti che se l’andamento del titolo dovesse andare in senso contrario rispetto a quanto immaginava, il capitale investito venga liquidato, ritrovandosi con le mani vuote.
La liquidazione del capitale avviene quando il valore complessivo della posizione aperta raggiunge quello del margine, cioè del capitale che l’investitore mette a garanzia del denaro che gli è stato prestato. Ad esempio, se utilizziamo una leva a x10 con un capitale di 100$ per acquistare azioni della Apple potremo acquistare complessivamente un valore 1000$ di azioni (100$ nostri, 900$ prestati dal broker).
Ciò che accade è che se il valore del titolo si abbassa del 10%, le azioni varranno 100$ in meno, e quindi 900$. In tal caso il broker, per non perdere denaro a causa della nostra operazione finanziaria andata male, vende tutte le azioni e si riprende i suoi 900$ che inizialmente aveva prestato, lasciandoci con 0$ in tasca.
Sono questi i motivi per cui è raccomandato di non operare con leva finanziaria se non si è esperti del settore.
Consigli e strategie
Quando si tratta di investimenti il primo consiglio che deve essere dato è quello di informarsi e studiare prima di iniziare ad operare sui mercati. È infatti fondamentale che prima di cercare dei profitti si capiscano le regole che muovono la domanda e l’offerta e tutte le altre dinamiche che influenzano i mercati.
Fortunatamente molte piattaforme permettono di utilizzare un conto demo anche per fare trading di CFD, il quale permette di iniziare ad operare sui mercati e a conoscere gli strumenti a disposizione del trader. Grazie a questi conti demo – presente anche su eToro – ti è possibile provare ogni tipo di investimento senza il rischio di perdere un euro. Quando ti sentirai pronto potrai iniziare a investire piccole somme fino ad aumentare gradualmente il capitale totale investito.
Un altro consiglio, già ribadito in più occasioni, è di non utilizzare la leva finanziaria se non si è esperti del settore o comunque di limitarsi a leve di “bassa entità”. Si tratta infatti di uno degli strumenti più complessi e più rischiosi messi a disposizione dei trader.
FAQ- DOMANDE FREQUENTI
Cosa significa CFD?
CFD è una sigla inglese che sta per contract for differences, in italiano contratti per differenza.
Cosa sono i Contratti per differenza?
I CFD consistono in dei contratti stipulati tra investitore e broker a mezzo dei quali si replica l’andamento di un titolo azionario
Che differenza c’è tra un’azione e un CFD?
La principale differenza tra acquistare un’azione e un CFD è la seguente: se acquisti un’azione diventi effettivamente titolare della quota di società rappresentata dall’azione stessa mentre con un CFD non stai acquistando un asset bensì stai stipulando un contratto con il broker che riproduce l’andamento dell’asset.
Sono disponibili i CFD su eToro?
Sì, eToro è una piattaforma dove è disponibile una vasta scelta di asset sui quali operare mediante CFD.
Giudizio finale
Con questo articolo speriamo di averti dato una visione chiara riguardo a cosa significa CFD, alle logiche del loro funzionamento, ai vantaggi ed ai rischi.
In conclusione possiamo dire che i CFD sono un importante strumento finanziario che offre agli investitori delle ulteriori opzioni per ottenere profitti sui mercati. Come dicevamo, tuttavia, prima di utilizzare i CFD è importante informarsi bene riguardo ai vantaggi e ai rischi. Questo vale ancora di più se si vuole utilizzare la leva finanziaria, la quale è una fonte di profitti ma anche di perdite.
Con riferimento al miglior broker CFD abbiamo già detto come sia impossibile determinare il migliore in senso assoluto poiché ognuno ha delle proprie peculiarità. In ogni caso abbiamo menzionato tre dei migliori broker sul mercato, sia in termini di qualità del servizio che di affidabilità.